Si avvicina la primavera e quindi è tempo di bilanci per le aziende: ma sapete che molti brand redigono anche i bilanci di sostenibilità? Si tratta di documenti che raccontano e analizzano come l’azienda opera su questo tema. Non esistono dei format condivisi, ma chi si vuole cimentare nel leggerne qualcuno può trovare informazioni molto interessanti. Dobbiamo diventare tutti consumatori più attenti e più esigenti, dobbiamo imparare a chiedere maggiori informazioni su quello che acquistiamo e ad interpretare queste informazioni. Ne parlo in questo episodio del podcast, nell’intervista a Francesca Romana Rinaldi, autrice di “Fashion Industry 2030“: un libro che dovete assolutamente leggere se volete capire meglio in che direzione si sta muovendo il settore moda.

Quando si parla di bilanci si rischia sempre di annoiarsi e la prima parte di questo episodio del podcast forse vi risulterà un po’ pesante. Ma se vogliamo indagare e capire meglio come funziona la catena del fashion, dobbiamo conoscere gli “attrezzi del mestiere”. Come ad esempio gli Obiettivi di Sostenibilità emanati dalle Nazione Unite all’interno della strategia “Agenda 2030”, meglio conosciuti come Sustainable Development Goals. Sono 17 e ci aiutano a capire che non basta scegliere una materia prima certificata per definirsi sostenibili: la questione è molto più complessa.

Stanno diventando un linguaggio condiviso per raccontare la sostenibilità e molti brand costruiscono il proprio storytelling prendendo punto dai 17 Goals, che si articolano in 169 azioni. Sono davvero tanti, ma tracciano una strada interessante. Altrimenti c’è anche chi ha scelto di raccontarsi facendo il bilancio di sostenibilità seguendo lo schema GRI, Global Reporting Initiative. E poi c’è chi ha fatto un mix delle due cose. I bilanci di sostenibilità sono strumenti di marketing importante, che vengono valutati anche dal punto di vista della trasparenza: non condividere informazioni sulla propria azienda, non è mai un buon segnale.

Per vedere qualche esempio di report di sostenibilità e avere idea dei diversi stili che possono essere adottati nella loro stesura, potete vedere quelli di PUMA, del gruppo H&M e di Eileen Fisher. C’è anche quello di Uniqlo e del gruppo Fast Retailing a cui il marchio appartiene, per adesso gli unici ad aver pubblicato il report 2019.

Come sta cambiando l’industria della moda? Ce lo racconta Francesca Romana Rinaldi

Direttrice del Master in Brand & Business Management e del corso New Sustainable Fashion del Milano Fashion Institute, Francesca Romana Rinaldi è docente presso l’Università Bocconi e la SDA Bocconi School of Management dove è coordinatore del corso CSR in Fashion & Luxury al MAFED – Master in Fashion, Experience & Design Management. Ha scritto il libro “Fashion Industry 2030”, che fa una fotografia completa sulle sfide che aspettano il settore nei prossimi anni, in un momento di vera rivoluzione per il fashion.

In che direzione stiamo andando? Francesca Romana Rinaldi lo ha chiesto ad oltre 50 aziende e ha analizzato le loro storie, disegnando un quadro aggiornato di quello che sta accadendo e di quali sono le parole d’ordine del prossimo futuro. E sapete chi sarà il vero protagonista della rivoluzione della moda dei prossimi anni? Il consumatore, che sarà informato, mai passivo  e che costringerà il settore a fare dei grandi cambiamenti. Scopritelo ascoltando il podcast.

Buon ascolto!