In principio fu YOOX: questa storia potrebbe iniziare così. Moda e innovazione tecnologica si incontrano 25 anni fa in questa piattaforma, un progetto nato dall’idea di Federico Marchetti, che lo ha portato al successo. Oggi è presidente della Task Force sulla moda all’interno della Sustainable Markets Initiative a fianco di Re Carlo III. Moda e innovazione si incrociano in questa storia straordinaria che Federico Marchetti mi ha raccontato nell’intervista di questo episodio.

“YOOX è il risultato di un incrocio tra intuizione e passione. Tra ragione e sentimento. Giravo intorno ad un’idea, la inseguivo ma non la trovavo. Poi ho ristretto il cerchio, ho eliminato tutte le aree che non mi interessavano e mi sono concentrato sulle cose che mi piacevano, quelle dalle quali ero attratto e incuriosito. Era il 1999, avevo lasciato gli Stati Uniti dove avevo appena conseguito un MBA alla Columbia e dove avevo capito che Internet sarebbe decollato. Non sapevo ancora come trasformarlo in un business ma sapevo che sarebbe stato la porta per il futuro, la strada per cambiare il mondo e le nostre abitudini”

Così  Federico Marchetti ha sintetizzato la genesi di Yoox che potete leggere nel libro “Le avventure di un innovatore”: una storia che corre parallela all’evoluzioni del sistema della moda, alla nascita degli e-commerce, alla rivoluzione digitale, che ha travolto l’industria del fashion e ha cambiato il nostro modo di consumare.

Poi l’avventura con YOOX si è conclusa, per dare spazio alla nascita di un nuovo impegno, nel campo della sostenibilità. Oggi Federico Marchetti è presidente della Task Force sulla moda all’interno della Sustainable Markets Initiative, con Re Carlo e alcuni importanti brand del lusso. Un impegno che si sostanzia in progetti concreti, perché di questo abbiamo bisogno.

Alla transazione sostenibile servono molte cose: imprenditori coraggiosi, una legislazione che imponga scelte stringenti e una visione che non si fermi al giorno dopo e pensi davvero al futuro. Se ragioniamo solo su quello che vediamo o che siamo in grado di cambiare domani, rischiamo di scoraggiarci. Ma il futuro è fatto di grandi scelte, di innovazione che a volte ha bisogno di anni per mostrare appieno i suoi risultati.” Così Federico Marchetti segnale che oggi nella moda c’è bisogno di “capitani coraggiosi”, in grado di rendere concreto il cambiamento.

L’impegno Task Force sulla moda all’interno della Sustainable Markets Initiative

“Noi della Fashion Task Force stiamo lavorando sull’agricoltura rigenerativa. Abbiamo due progetti importanti che hanno già dato dei risultati e che riguardano due fibre naturali. Il primo è una produzione di cashmere sull’Himalaya con Brunello Cucinelli che ha avuto come risultato un filato meraviglioso, il secondo riguarda una coltivazione di cotone in Puglia voluta e finanziata da Giorgio Armani. Due iniziative che aiutano non solo a produrre materie prime di altissima qualità, totalmente organiche in tutto il percorso ma anche di ridare lavoro a popolazioni dove queste attività non venivano più svolte da anni”. Progetti ambizioni, che hanno come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale delle moda, attraverso un nuovo patto di collaborazione tra comunità e industria, dove ognuna delle parti riesce a svolgere il proprio lavoro in maniera equa. Un percorso complicato, che però adesso può essere implementato. Perché c’è il “momento giusto” anche per le innovazioni: nè troppo presto, nè troppo tardi. Come si fa a riconoscere quando è l’ora di agire? Federico Marchetti e io abbiamo parlato anche di questo nell’intervista che potete ascoltare al link qui sotto.